Dove vuoi che ti portino i tuoi soldi?

Comprare una casa, far crescere dei figli, costruirsi una rete di sicurezza, crearsi un fondo pensione che ti permetta di vivere bene quando smetterai di lavorare, liberarsi dai debiti,… questi sono tutti obiettivi ovvero il posto dove vuoi che ti portino i soldi che guadagni ogni giorno con il tuo lavoro.

Quando lavoravo con i clienti, alla domanda “li investiamo a breve termine o a lungo termine?” spesso avevo il silenzio totale.

Eppure, se uno li ha risparmiati, dovrebbe sapere perché… rarissimo.

Noi italiani siamo poco educati a ragionare per obiettivi, e a livello finanziario ci sono intere generazioni a cui andavano benissimo i titoli di Stato, che permettevano di avere un interesse discreto senza farsi troppe domande e non dover imparare niente di più sugli investimenti.

Non è più così, dobbiamo tutti studiare e continuare a farlo, ma soprattutto dobbiamo capire quali sono i traguardi per cui gestiamo i nostri soldi.

Per sapere dove vuoi che ti portino i tuoi soldi devi stabilire degli obiettivi. All’inizio è meglio farne uno solo, e possibilmente a breve termine ed è importantissimo scriverlo, il tuo obiettivo. Scriverlo in modo così chiaro che chiunque sia in grado di capire quello che stai cercando di raggiungere e in grado di misurare il tuo successo. Dopo tutto, se non sai esattamente dove stai andando, come puoi sapere di essere arrivato?

Pronto a prendere carta e penna e scrivere quello che vuoi realizzare oggi ? Alla fine, imparerai a impostare obiettivi con tempi più lunghi, ma a partire breve aiuta a rimanere concentrati.

Adesso scegli una cosa che vuoi fare nel corso dei prossimi sei mesi o giù di lì, e scrivila come un obiettivo. Per essere un obiettivo SMART, deve essere:

Specifico. Un obiettivo generico è “cambiare la macchina”. Un obiettivo specifico è “Voglio comprare una Fiat Panda pagandola per intero subito “.

Misurabile. Stabilire criteri concreti per misurare i progressi ti aiuterà a rimanere in pista, raggiungere gli obiettivi nei tempi previsti, e sperimentare l’ebbrezza di aver raggiunto un traguardo. Per determinare se il tuo obiettivo è misurabile, chiediti: come faccio a sapere quando l’ho raggiunto?

Raggiungibile. Se l’obiettivo è troppo grande, la frustrazione ti farà perdere la strada. Se calcolati di mettere da parte tutto il tuo stipendio, senza considerare le spese che hai per vivere, il tuo obiettivo non è raggiungibile. Capire quanto puoi risparmiare e spendere in futuro sulla base di reddito rende l’obiettivo raggiungibile.

Realistico. Tu sei l’unico che può decidere quanto alto dovrebbe essere il tuo obiettivo. Ma pianificare di mettere da parte 5000 euro in tre mesi quando ne guadagni 1500 al mese non è realistico. Non sabotare te stesso fissando obiettivi irrealistici.

Tempestivo. Un obiettivo deve avere una scadenza, altrimenti non avrai l’urgenza di raggiungerlo. Se vuoi risparmiare € 1.000 per una situazione di emergenza, in quanto tempo vuoi metterli da parte? “Un giorno” non funziona. Ma se lo ancori ad una scadenza tipo “entro il 1 agosto” allora hai stabilito un parametro entro cui lavorare.

Seguire ciecamente un piano è negativo come non avere nessun piano. Eppure, a volte, quando fissiamo un obiettivo, diventiamo così impegnati a soddisfare questo obiettivo che non vediamo i danni che stiamo facendo ad altri aspetti della nostra vita. Roviniamo le nostre relazioni sentimentali, perché siamo così impegnati a risparmiare che diventiamo incuranti dei bisogni altrui e qualsiasi altra cosa stia accadendo intorno a noi. Siamo così impegnati a voler avere a tutti i costi un viaggio in Patagonia che non siamo disposti a rimandare di pochi mesi per mettere da parte tutti i soldi che servono.

Questo non significa che per ogni cambiamento nelle nostre circostanze dobbiamo cambiare strada. Un cambiamento significa semplicemente che dobbiamo fermarci a pensare, a rivalutare. A volte attenersi al piano originale evitando distrazioni è quello che ci permette di raggiungere i nostri obiettivi. A volte un piccolo aggiustamento nel piano sarà sufficiente. A volte è necessaria una intera riscrittura. In definitiva, se hai un obiettivo chiaro, potrai capire dove correggere in base alla situazione che hai di fronte.

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