Da dove parti?

Per capire se stavo gestendo correttamente i miei soldi sono partita dl mio patrimonio netto, ovvero il riassunto della mia situazione economica.
Ho iniziato a farlo in un momento particolare, subito dopo aver firmato il mutuo: per me, indebitarmi per 20 anni con la banca per cui lavoravo era davvero un cappio al collo, per cui volevo sapere quando avrei potuto estinguere quel debito con i miei soldi. Tanto che per anni il file con questi importi si è chiamato “quanto manca” e poi, quando le cifre sono girate in positivo “libertà”.
Adesso invece è all’interno del mio bilancio, e mi permette di vedere se sto facendo progressi e quanto. Immagina il tuo patrimonio netto come la relazione finanziaria di un’azienda: misura la differenza tra quello che hai e cosa devi pagare, permettendoti di capire dove ti trovi. Se vi ti senti molto in gamba perché hai una bella somma sul fondo pensione ma stai pagando il mutuo, le rate della macchina, e una serie di altri pagamenti rateali, il totale del tuo patrimonio netto ti riporterà con i piedi per terra.
La situazione economica è fatta di due parti:
le attività, ovvero il saldo del conto corrente (se è positivo), i contanti che ho nel portafoglio, gli investimenti, il fondo pensione, il tfr, ecc. Tra le attività io divido quelle più liquide, come i contanti o il saldo del conto, e quelle vincolatissime, come il tfr o il fondo pensione. Io trovo comodo segnare il valore della casa e della macchina solo a fine anno, ma se avete appena fatto il mutuo metterli sempre solleva il morale.
le passività, ovvero il saldo del conto corrente (se è negativo), il saldo della carta di credito che viene addebitato il 5 del mese dopo, il debito residuo del mutuo, il debito residuo del finanziamento della macchina, ecc. E’ fondamentale sommare le passività, rendersi conto del TOTALE dei debiti: ci sono persone che amano barare con se stesse considerando i debiti uno alla volta: mi mancano ancora 25000 euro del mutuo, ho 10000 euro ancora da rimborsare per la macchina… Dimenticavo, ho pagato a rate anche la tv, ne mancano ancora metà… Se non fate la somma vi nascondente quant’è l’importo totale, negandolo con voi stessi. e questo non vi aiuta a migliorare la situazione.
Quando ti creerai il file che riassumerà la situazione, dovrai farlo il più possibile su misura per te, che metta in evidenza le cose che tu vuoi che ti saltino agli occhi. Io nelle liquidità ho considerato anche i buoni pasto, che il mio datore di lavoro mi da per usufruire della mensa & co, ma che io spendo al supermercato: sono soldi a tutti gli effetti e devo mettere in evidenza che lo sono. Per un periodo ho aggiunto una riga con il credito residuo sul telefono, perché in previsione di un viaggio ci avevo caricato parecchio, e metto eventuali rimborsi che sto aspettando.
Ho scelto di contare casa e auto solo una volta l’anno, nel conteggio di fine anno, mentre tutti gli altri confronti li faccio mensilmente, perché mi aiuta a restare motivata.
Io lo faccio con Excel, perché usandolo tantissimo al lavoro mi viene naturale così, ma se vi viene meglio usando un quadernone a quadretti, come fa mia mamma, va benissimo.
L’importante è scrivere tutte le cifre e poi togliere da quello che possiedi i debiti che devi pagare. Se il totale è positivo, vuol dire che hai più di quello che devi e stai costruendo per il tuo futuro. Se il numero è negativo devi più di quanto hai e devi darti da fare per pagare i tuoi debiti e costruire il tuo patrimonio.
Solo dopo aver capito dove sei puoi decidere dove andare e che strada puoi fare per arrivarci e il patrimonio netto ti permetterà di vedere chiaramente i tuoi progressi, se lo fai con regolarità, almeno una volta l’anno.
La prima volta che farai questo lavoro ti richiederà del tempo, dovrai recuperare dei documenti, scoprire dove hai messo la lettera del fondo pensione o dove si legge il debito residuo del finanziamento della macchina. Ma vale la pena cercare il dato preciso, e le volte successive sarà più facile trovare i dati, una volta imparato dove si trovano. Non tirate a indovinare, non ha senso fare un lavoro di questo tipo con dati approssimativi.
Potresti avere delle brutte sorprese, scoprendo che il debito residuo del finanziamento per la macchina è più di quello che pensavi, ma potresti avere anche delle belle sorprese: quando abbiamo fatto per la prima volta il punto della situazione di mio marito, abbiamo scoperto che il saldo del suo fondo pensione era esattamente il doppio di quello che pensava lui.
Io conto già che per quanto riguarda la banca controlli tutto on line: questo testo l’ho scritto per un blog in rete, non puoi usare la rete abbastanza bene per leggere il mio blog ma non usare i servizi on line della tua banca.
Hai capito tutte le parole che ho usato fino a qui?
O vuoi una legenda per i termini “tecnici”?
La faccio?
No, mano a mano che metto i post che spiegano le varie parole collegherò i testi.

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