Un sacco di persone dicono che il budget mensile standard, o il Kakebo, o un file Excel, o una certa app non funzionano per loro perché, perché, perché perché. Un bilancio è uno strumento. Devi farlo funzionare per te. Il sistema deve permetterti di vivere, lavorare, imparare.
Ci sono persone che si trovano bene con penna e quaderno: raccolgono le ricevute, ne prendono nota sul loro quaderno alla fine della giornata. Se sono tecnologici, le riassumono in un foglio di calcolo, altrimenti fanno le somme con la calcolatrice in fondo alla pagina dell’ultimo giorno del mese.
Il riassunto mensile è fondamentale, perché ti permette di capire come le tue scelte influenzino le tue spese: spendo di più se vado al supermercato e faccio la spesa una volta sola a settimana o se faccio tante piccole spese ogni volta che mi servono i prodotti freschi? Lo saprai solo facendo le somme.
Io metto gli importi direttamente sul file Excel, così vedo quanto cresce la somma nel corso del mese e cerco di frenarmi se cresce troppo in fretta. Ma io uso Excel tantissimo anche per lavoro, mi viene più naturale che scrivere le somme su un quaderno. Il totale generale ti permette anche di capire cosa è rimasto in ogni categoria, così da farvi scegliere da dove prendere i soldi per una spesa imprevista o che è arrivata un po’ prima di quanto si pensava: sapevo di dover imbiancare la casa e pensavo di farlo dopo le ferie. Poi c’è stata una perdita dall’appartamento del piano di sopra ed ho deciso di far imbiancare anche le altre stanze, visto che veniva l’imbianchino. Ho usato parte dei soldi che avevo da parte per l’abbigliamento, tanto non mi servono fino all’inverno.
L’importante è che il metodo che scegli si adatti a te e ti permetta di capire, a colpo d’occhio, come sta andando.